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Impresa familiare e convivente di fatto

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, in riferimento agli artt. 2, 3, 4, 35 e 36 della Costituzione, dell’articolo 230-bis comma 1 c.c. nella parte in cui non include nel novero dei familiari il convivente more uxorio, e in via consequenziale dell’1rt. 230-ter c.c., che applica al convivente di fatto che presti stabilmente la propria opera nell’impresa dell’altro convivente una tutela inferiore rispetto a quella prevista per il familiare, poiché il convivente di fatto dell’imprenditore va inserito nell’elenco dei soggetti legittimati a partecipare all’impresa familiare di cui al terzo comma dell’art. 230-bis c.c.

(Corte Costituzionale, 25 luglio 2024, n.148)